Non era il colore ordinario che precede il sole che sorge, ma uno splendore d’incanto, una magnificenza da racconto di fate, che i raggi del sole convertirono presto in una realtà materiale.
Chi saprebbe mai dire su quali condizioni fisiche posasse quella visione di tale bellezza, quale mai m’era apparsa nel mattino sorgente?


Es war nicht das gewöhnliche schwere Bleigrau vor dem Sonnenaufgang, sondern ein lichterfüllter, feenhafter Zauberglanz, eine Märchenpracht, welche die vergoldenen Sonnenstrahlen dann rasch in greifbare Wirklichkeit verwandelten.
Auf welchen physikalischen Bedingungen dieses bisher in solcher Schönheit nicht von mir beobachtete Bild des werdenden Morgens beruhte, wer vermöchte es zu sagen?

– Emil Zsigmondy, Im Hochgebirge, 1889
Sasso Vernale all’alba. Cresta verso Cime Ombretta e Marmolada.
Sasso Vernale all’alba. Vista su Sasso di Valfredda, in lontananza Agner e Pale di San Martino.