Tutti gli uomini corrono. In un mondo spaesato, l’attività più povera, semplice e non tecnologica è diventata una simmetria universale. La corsa è un’ascesi senza religione, un percorso di liberazione dai luoghi comuni e dai non luoghi, dai limiti dello spazio e dei tempi.

“Perché mai un’attività così semplice, povera e dolorosa coinvolge tanta gente in un’epoca dominata dalla sofisticazione?
Perché la corsa è uno stato d’animo, un frammento nel quale si rivela la condizione umana. Come in poche altre discipline sportive, nel gesto armonioso e nel cuore stesso della bellezza si nasconde il dolore. Ma è proprio lì che si rivela l’affermazione di sé, la rigorosa disciplina e l’ascolto incessante del proprio corpo.”

Roberto Weber
Perché corriamo?
Giulio Einaudi editore – www.einaudi.it
2007